E' l'isola più vicina alla Sicilia ed è divisa da Lipari da uno stretto braccio di
mare (km. 1,6) detto Bocche di Vulcano. Considerata nell'antichità la sede
di Efesto, dio del fuoco, diventò con i Romani Vulcano.
L'Isola rimase disabitata a causa della forte attività vulcanica che ha periodicamente
caratterizzato il Grande Cratere. Attualmente tale attività è limitata alle emissioni fumaroliche,
presenti pressochè ovunque sull'isola, ma principalmente concentrate
sui bordi della Fossa e nell'istmo tra il faraglione e Vulcanello.
Presenta uno stupendo contrasto tra la natura brulla delle sue rocce e l'azzurro intenso del mare.
Il Porto di Levante e quello di Ponente, delimitati dalla penisola di Vulcanello
costituiscono due splendide e contrastanti spiagge, l'una molto colorata e
l'altra nera per la sabbia vulcanica.
La spiaggia delle sabbie nere è quella più frequentata dai bagnanti ed è delimitata a sinistra
dallo Scoglio delle Sirene e a destra da Vulcanello in cui si trova la Valle dei Mostri.
La valle prende il nome dalle particolari forme delle rocce modellate
dal vento e dal mare, in mezzo a dune di sabbia nera.
L'isola è formata da 4 edifici vulcanici: Lentia, Vulcano Piano, Fossa di Vulcano e Vulcanello.
L'unico rimasto in attività è la Fossa di Vulcano (il grande cratere), la sua ultima grande
eruzione risale al 1888/90, da quell'epoca ad oggi il cratere è entrato in fase "fumarolica",
con emanazioni di gas che si possono notare lungo il cono della Fossa.
Vulcano è famosa oltre che per il suo mare cristallino soprattutto per i suoi bagni naturali
di fanghi caldi alle quali vengono attibuite elevate proprietà terapeutiche.